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Ottanta negozi sparsi per tutta Milano hanno proposto mobili e complementi d’arredo di stile e tendenza.
Un invito, rivolto a tutti, ad entrare nei negozi per avere consigli ed essere guidati nella scelta.
L’atmosfera che si respirava nelle strade, nelle gallerie e nei negozi era di curiosità, voglia di conoscere il design che, finalmente, entra come protagonista nella vita della gente.
Materiali, funzione, creatività. Sono le tre parole che riassumono un oggetto di design, sia che si tratti di poltrona, cavatappi, tappeto o altro.
Dare importanza al materiale con il quale si costruisce un oggetto significa trasmettere emozioni attraverso il tatto.
Pensiamo ad un morbido tappeto in lana o in moda-acrilico, fibra d’alta qualità prodotta in Giappone, quanto calore può trasmettere a chi ci cammina sopra, magari a piedi nudi oppure quando si siede o si sdraia sul tappeto per guardare la Tv o per giocare.
Naturalmente è essenziale abbinare alla tattilità anche un’importante scala cromatica per rendere più vivo e meno triste l’oggetto di design, come sottolinea l’art director Giulio Cappellini (Corriere della sera 14/10/2010).
In particolare nella case di oggi, di dimensioni più ridotte rispetto al passato, i flash di colore rendono l’ambiente più caldo.
Cappellini evidenzia come il consumatore oggi sia più colto e informato e per conquistarlo sia necessario “…fare del buon design a prezzi accessibili. Senza mai scendere di livello. La crisi economica ha portato a galla temi importanti come l’attenzione ai materiali e ai prezzi”.
L’intervista a Cappellini si conclude con un’anticipazione di ciò che vedremo il prossimo anno al Salone del mobile: “Progetti maturi in linea con i tempi. Che nascano dalla ricerca e dall’innovazione. Che funzionino senza abbattere la creatività. E che durino nel tempo: il vero design è long selling“.